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MONICA LEOFREDDI SBUFFA IN SILENZIO: SFUMATA L''ISOLA', NESSUN SUSSULTO IN ARRIVO SU RAIDUE

Fa un po’ specie che anche una professionista silenziosa e a modo come lei sia dovuta ricorrere alla carta stampata per manifestare apertamente i primi segnali di disagio. Monica Leoffredi si affida al quotidiano Libero per continuare con coraggio la sassaiola contro mamma Rai, che aveva già visto partecipanti illustri come la simil-inviperita Raffaella Carrà, scagliarsi contro la tv di Stato. Tempi duri per l’azienda di Viale Mazzini, tremendamente lacerata da paralisi dirigenziali e creative che portano artisti e conduttori ad una sorta di ribellione mediatica per testimoniare le molte cose che non vanno. C’è chi tira in ballo disquisizioni economiche, lotte all’ultimo centesimo in busta paga o chi invece percepisce regolarmente lo stipendio ma viene sottoutilizzato o messo in bella mostra in soffitta. La Leofreddi ha rinnovato il proprio contratto con RaiDue per un altro anno, e ovviamente ia conferma in Rai non ha fatto notizia. Nel suo curriculum mancano quei programmi importanti, i cosiddetti sbanca-Auditel, quelle trasmissioni che rimangono impresse negli annali e che ti consegnano alla consacrazione definitiva o contribuiscono a scavarti un’ampia fossa in cui progressivamente scomparire. 

Finora Monica ha maneggiato con parsimonia il talk-show L’Italia Sul Due, un concentrato soffuso di frivolezze in tandem con Milo Infante, che ha retto benissimo nella pennichella pomeridiana della seconda rete, poi è riuscita, questa volta con Gabriele Cirilli, ad illuminare il periodo estivo con lo show Se Sbagli Ti Mollo, anche questo un concentrato di frivolezze tra innamorati che raccolse i giusti plausi e numeri favorevoli. E’ mancato l’acuto, anche perchè nessuno si è preoccuparto di fornirne le condizioni. E proprio quando sembrava che qualcosa si stesse smuovendo, arriva la stonatura, quel mezzo reality-talk Donne, che ha incenerito il prime time di RaiDue e ne ha rabbuiato il pomeriggio. Non le è valso fortunatamente la carriera, ma forse c’è anche questa caduta non certo inattesa alla base dell’addio forzato all’Isola Dei Famosi. Dopo il diniego perentorio della padrona del reality attualmente più seguito, Simona Ventura, la Leofreddi sembrava l’unica capace di raccoglierne l’eredità. Ma la candidatura non convinse fino in fondo nessuno, neppure i giornalisti che pure scrivevano bene di lei. «C’era questa idea, partita dal direttore – annuisce Monica – ma era tutto da vedere. Non avevo neppure mai parlato con Giorgio Gori, il produttore, e Marano mi aveva chiesto di non smentire». Ma il toto-conduttrice – in ballo c’era anche Roberta Lanfranchi – è svanito il tempo di un panino. Gori ha convinto la Mona a scendere dal piedistallo fatato di RaiUno, dove aveva riportato le ferite peggiori, per risalire in quello casereccio di RaiDue, e soprattutto al timone di quell’Isola che può essere soltanto sua. Fortunatamente le menti l’hanno capito in tempo. E non perchè Monica non sarebbe capace di cimentarsi con le vere luci della ribalta, ma forse non sarebbe riuscita a sfoderare tutta quella spregiudicatezza richiesta per rendere sferzante un insulso concentrato di ex celebri inviperiti per dover stare a stecchetto in mezzo al nulla. Troppo trash sfolgorante, lontano dallo stile Leofreddi, più pacato e misurato, ma non di certo meno effervescente. Ma l’Isola sarebbe pur sempre stata l’occasione della vita, la possibilità poi di poter aspirare finalmente all’alto che meriterebbe.

Sfuggitale di mano, è ripiombata nella meno edificante routine. Un piccolo passettino in avanti c’è stato, magari meno entusiasmante: quello di affiancare Giancarlo Magalli a Piazza Grande. E’ pur vero che si deve campare, «in questo periodo di scarse offerte di lavoro non si butta via niente...» scherza ma poi mica tanto Monica, che dovrebbe aver capito che dalle parti di Viale Mazzini la stima si misura malamente col contagocce. Un indizio gli immancabili intoppi per rinnovare il contratto, che «per me sono la norma». E giù frecciate vorticose. «Credo di essere il personaggio che guadagna meno in Rai. Purtroppo non ho le spalle coperte per poter fare quello che vorrei». A questo proposito pare aver repentinamente rimediato rivolgendosi al manager – degli scontenti – Lucio PrestaTra noi c’è sempre stata stima a distanza, parlandoci mi sono trovata bene» conferma Monica). Ma gli ostracismi non finiscono certo qui. «Durante le trattative mi hanno quasi detto: "è già tanto che non ti diamo meno» afferma senza dimostrarsi troppo sconsolata, ma piuttosto realista: «Non mi lamento, ma in 22 anni di Rai non ho avuto gratifiche». E neppure uno stipendio da re, visto che si parla di 300mila euro che, fatti gli opportuni paragoni, sono poca cosa rispetto ai milioni incamerati con meno fatica da Re Mida Bonolis. E’ brutto dire che guadagni una miseria, ma se lo dice anche BaudoNon dirlo in giro, nessuno ci crederebbe» l’ha ironicamente ammonita) allora l’affare si fa straordinariamente cupo. Anche perchè di motivi per giustificare questa manciata di soldini non ce ne sarebbero, anzi. «Per anni, a L’Italia Sul Due abbiamo fatto numeri pazzeschi e portato tanta pubblicità» constata la Leofreddi, che è ben coscia del fatto che «i soldi veri si fanno con le prime serate o con Sanremo». Con una gratificazione super, insomma.

Dopo l’unica possibile, l’avventura all’Isola da conduttrice, non se ne vedono in giro nell’immediato. A parte piombare a Piazza Grande, nubi avvolgono il destino di Se Sbagli Ti Molloquest’anno Marano ha deciso di non ripetere, magari in autunno…») ed eventuali sbarchi in prime time («Chissà, la coppia LeofreddiMagalli, con cui avevo già lavorato ai tempi dei Cervelloni potrebbe essere promossa in prima serata…»), tanto che l’impressione lampante che emanano queste dichiarazioni è la supposta mancanza di verve con cui Monica affronterà il nuovo anno di contratto. D’altronde però, e qua l’ipocrisia non attecchisce, meglio privilegiare la sicurezza piuttosto che puntare sull’indefinito. Perchè tale era la possibilità di cambiare aria, e lo si sa, cambiare aria alla cieca equivale ad autodistruggersi. Anche se il gioco potrebbe valere la candela, visto che i soldi si fanno anche «passando da Rai a Mediaset e da Mediaset alla Rai…» – ognuno raccolga la provocazione che si sente. E comunque non nega che quelli di Cologno Monzese si siano fatto sentire. «Ci siamo parlati – conferma Monica – mi hanno fatto una proposta, ma su Milano. Avrei avuto vantaggi economici, ma volevo tornare a Roma». Nessun reality o Verissimo in ballo, precisa poi, ma «se ne sta ancora parlando» e così lascia aperte porte inaspettate e soglie che fanno gola, aspettando soltanto di essere oltrepassate. Chissà se a farle cambiare idea, dandole la grinta che le servirebbe, potrebbe aiutarla la scarsa attestazione di stima di Simona Ventura, che a distanza la bocciò senza troppa enfasi quando il nome della Leofreddi circolò tra le possibili sostituzioni. «Non credo sia molto adatta per l’Isola», sentenziò la bionda conduttrice, ora tornata sui suoi passi proprio per evitare l’abbandono ad un fallimento completo. E Monica non lesina stoccate al riguardo: «Simona predica la solidarietà femminile e poi…». Però, a parte le scaramucce, rimane il fatto che l’Isola sfuma, che su RaiDue le possibilità di costruirsi la consacrazione sono assai limitate, che mancano le occasioni importanti per definire l’exploit che le manca. E così si va avanti di espedienti, in attesa di cogliere il colpo della vita. Intanto le toccano tre appuntamenti da condurre, proprio con Gabriele Cirilli, ovvero Notte Mediterranea, ennesima serata spettacolo fatta di musica e comicità. Serate che sembrano d’allenamento per mete migliori, e Monica di questi allenamenti non ne ha più bisogno.